Nuovi cataloghi alla BFTM
In occasione del 50° anniversario dell’azienda BFTM, arrivano i nuovi cataloghi. Una nuova veste che riprende le fila dalla partenza di mezzo secolo fa.
In occasione del 50° anniversario dell’azienda BFTM, arrivano i nuovi cataloghi. Una nuova veste che riprende le fila dalla partenza di mezzo secolo fa.
Sant’Ambrogio
Questa Pasqua ci porta oltre un profondo cambiamento dello scenario economico e politico. Dopo l’emergenza Covid-19, tutto cambierà inevitabilmente ed in maniera significativa.
Cambieranno gli equilibri politici e sociali, cambieranno modi di produrre e di consumare, di fare impresa e di investire, di studiare e di stare in società ed in famiglia.
Questa esperienza di forzata solitudine e di rallentamento lavorativo sollecitano alcune riflessioni:
La riscoperta di equilibri familiari ormai dimenticati. Stare a casa tutti insieme contemporaneamente, stimola analisi organizzativa, oltre a far si che si ripropongano momenti di grande intimità comune ormai dimenticati (un film tutti insieme sul divano, o fare le parole crociate con le proprie figlie, perché io vedo poco senza occhiali). Siamo diventati maestri nel fare ciambelloni e biscotti.
L’Europa si rivela profondamente diversa da quella che avevamo in mente. Risposte volgari e faziose da parte di nostri presunti partners, lasciano uno sfregio indelebile sul nostro Paese. Abbiamo chiesto aiuto e comprensione di fronte ad una emergenza sanitaria di proporzioni straordinarie.
Il nazionalismo economico si mostra sempre più dannoso per le nostre comunità, come quello sociale e politico. Occorre ripensare a come investire e riproporre tutta la nostra struttura produttiva in futuro.
Dobbiamo porre estrema attenzione alla deglobalizzazione, già in parte in atto con il reshoring di molte imprese.
Ricordiamoci di mai più disinvestire in strutture sanitarie pubbliche, da qui in avanti. Chi sta meglio di noi è perché ha solo più letti di terapia intensiva disponibili, non per quale altro motivo misterioso.
Abbiamo una tra le migliori espressioni professionali ed umane al mondo e sono i nostri medici, infermieri e ooss.
Abbiamo l’occasione per rendere vera e funzionante la nostra smart education; scuola anche da casa o a distanza per tutti, quando necessario.
Noi imprenditori dobbiamo puntare di più sullo smart working, le tecnologie sono già in nostro possesso da anni.
Cambieremo modo di comprare, di vendere e di goderci i beni. Il turismo, la ristorazione, gli eventi sociali e sportivi cambieranno per sempre le loro modalità organizzative ed esecutive. La moneta elettronica dilagherà, anche per i più riottosi e i favoriti saranno i mercati hi-tech e quelli, inediti sino ad oggi, della salute fai da te (oggetti per fare le prime valutazioni da casa e poi trasmetterle al proprio medico di famiglia). Crescerà la telemedicina e cresceranno investimenti in ricerca.
Cambierà anche il modo di fare formazione. Tutti saranno chiamati ad investire nel settore, soprattutto per essere in grado di individuare nuovi spazi di libertà dove fare impresa e realizzare progetti che ancora non sono stati pensati. Non sarà più sufficiente la formazione tecnica, ma servirà anche una base umanistica per imparare a pensare in maniera più efficace ed organizzata.
Facciamo nostre le parole dell’arcivescovo Mons.. Fabio Dal Cin, Delegato Pontificio di Loreto, pronunciate in occasione del messaggio rivolto a tutto il mondo del lavoro per questa Pasqua (giovedì santo 2020): “Proprio per questo bisogna rivolgersi alla comunità del lavoro, dipendenti e dirigenti pubblici e privati, imprenditori, professionisti. Ringraziamo il Signore per il servizio prestato a beneficio di tutta la società, svolgendo bene ed onestamente ciascuno il proprio lavoro. Siamo tutti consapevoli che siamo di fronte ad una trasformazione che chiede siano ben chiari in noi i valori che fondano la nostra vita, come persone e come comunità. L’emergenza infatti ha senza dubbio messo in luce tante cose che non vanno bene. Ma al tempo stesso ha risvegliato valori, che sembravano sopiti: forza di volontà, responsabilità, umanità, semplicità, rispetto, spirito di sacrificio e di adattamento, solidarietà. Mai come adesso si avverte quanto siamo tra noi connessi e interdipendenti.
Il pensiero corre a quanti di noi stanno continuando a recarsi nelle aziende con la paura e l’angoscia del contagio. Siamo una rete produttiva che rappresenta la spina dorsale che sostiene l’intero nostro sistema imprenditoriale.
Grazie per la dedizione e l’impegno!
Nello spirito della risurrezione, ripartiamo affrontando la faticosa ripresa con intento collaborativo, per camminare e costruire insieme un modello produttivo e di vita sociale capace di realizzare un’economia sostenibile anche nel nostro territorio e di competere nel mondo”.
Permetteteci allora di inviarvi i nostri più sinceri auguri per una serena Pasqua; molto semplicemente vorremmo tanto potervi abbracciare tutti e manifestarvi il nostro affetto.
Il futuro sarà migliore, solo se noi lo vorremo.
Marco Scalmati – Presidente CAM
Ci ha lasciato Giancarlo Schiavoni, fondatore della Comelit con il compianto Campanari. Giancarlo è stato uno dei fondatori del CAM, presidente della VIS Basket e sempre presente nella vita sociale del nostro territorio. Ballerino appassionato con la moglie, sempre allegro e disposto alla compagnia, lascia un bel ricordo nella nostra comunità. “Un caloroso abbraccio a tutta la cittadinanza, culla della mia vita meravigliosa, vi lascio il mio ricordo e la mia benedizione. Grazie a tutti” recita il manifesto funebre. Direttivo e soci si stringono intorno alla famiglia e ai dipendenti dell’azienda, che non potrà celebrare come si deve il funerale a causa del’emergenza sanitaria di questi giorni.
Buongiorno a tutti,
con Franco Malizia, il nostro infaticabile Segretario, ed il Direttore Moreno Giannattasio ci siamo sentiti più volte negli ultimi giorni, anche per cercare di capire come reagire a questa situazione e come comunicare al meglio, ai nostri consorziati, alcuni pensieri fatti durante questi lunghissimi momenti di fermo imposto.
Partire da dove? Questa è una situazione inedita per tutti noi; mai nella nostra storia recente avevamo avuto a che fare con un “problema” così complesso e vasto. Non ci sono dei precedenti che mi possono aiutare a trovare uno spunto: non una crisi finanziaria, non un evento catastrofico naturale, insomma niente di niente.
Allora provo a partire da alcune sensazioni che mi hanno provocato il susseguirsi di eventi e tutto ciò che gli è girato attorno sino ad ora.
Siamo precipitati tutti, non volendolo, in una guerra senza rumori, senza fumo, senza spari e grida, senza armi. Ma di una guerra si tratta, non si vede il nemico e ciò rende il tutto tremendamente complicato: occorre prima comprendere, quindi affrontare e infine cercare di trovare una traiettoria risolutiva.
In ogni guerra ci sono gli alleati, i nemici e il proprio Paese di appartenenza, sempre da difendere e curare sino alla fine.
Da qui iniziano i miei primi malumori, i primi pensieri “cattivi”; è chiaro, non mi metto a sciorinare i dati, drammatici, di questo evento perché li potete trovare su tutti i media ed interpretarli come volete. Vorrei solo fare un piccolo elenco di quello che mi è passato per la mente in questi giorni di riposo forzato e condividerli con voi:
1. L’Europa si è comportata da partner affidabile e sincero nei confronti del nostro Paese, oppure ha tolto la maschera in questa situazione così imprevista (non imprevedibile, attenzione)? La prima reazione è stata a dir poco sconcertante: siamo stati tacciati da untori e ci hanno, almeno inizialmente, negato qualsiasi tipo di conforto. E’ chiaro che ora hanno fatto dietrofront, ma era inevitabile. Resta il fatto che lo sfregio rimane.
2. Francia e Germania (perché alla fine l’Europa è questa qui) hanno pensato di prepararsi un banchetto luculliano con la nostra sventura?
3. Passiamo a noi: questo tsunami sanitario ci ha trovati ben organizzati e con una struttura sanitaria nazionale in grado di reggere il colpo? Probabilmente nessuna Nazione al mondo è ad oggi perfettamente pronta per una cosa del genere. Ma il nostro Paese poteva reagire meglio da questo punto di vista? Non parlo del livello qualitativo dei professionisti Medici, Infermieri ed Assistenti Sanitari, secondo me tra i migliori al Mondo; bensì della capacità di programmazione della nostra classe dirigente, che negli ultimi venti anni ha tagliato decine di migliaia di posti letto ed ha in qualche modo favorito la straordinaria crescita della Sanità Privata. Come vedrete il tema del livello di “Competenze del Pubblico” sarà ricorrente anche nei punti sotto, magari per aspetti diversi da quello prettamente sanitario.
4. Tagli alla sanità: durante le interminabili trasmissioni televisive dedicate al nostro “amico” Covid, ho sentito, da qualche autorevole voce, partire l’idea di utilizzare degli Hotel per poter trasferire, quindi curare, i malati che non si riescono più ad accettare nelle strutture sanitarie presenti sul territorio. Ritengo siano interventi scellerati e privi di qualsiasi valida motivazione: solo nel nostro piccolo territorio abbiamo ben 4 (quattro) nosocomi quasi dismessi, sempre e solo per discutibili scelte politiche. Recanati, Castelfidardo, Loreto ed Osimo. Abbiamo quindi bisogno di Hotel? Vedete, quando parlo di livello di competenze del Pubblico, mi riferisco anche a questi esempi.
5. La Telemedicina: che paroloni. Niente di più semplice invece, basta una connessione a banda ultralarga, e la volontà del Sistema Sanitario di portare avanti questo concetto di nuovo rapporto medico_paziente.
6. Sempre parlando di Pubblico: sono anni e anni che si discute di investimenti importanti nella Scuola Digitale. Se si fosse affrontato l’argomento con il dovuto rigore, oggi tutti i nostri plessi scolastici, di ogni ordine e grado, sarebbero stati in grado di portare avanti i programmi ministeriali senza nessun problema. Purtroppo, la situazione è rosea solo per qualche istituto, la maggior parte è in gravissima difficoltà.
7. Ora il nostro Territorio: Turismo e Giubileo. Due temi straordinariamente importanti e strettamente legati tra loro. Abbiamo il privilegio di vivere in una parte del nostro Paese, tra le più belle, ricche di arte e storia e con un significato spirituale immenso. Questi ingredienti fanno di noi una meta desiderata e ricercata da innumerevoli turisti provenienti da tutto il mondo. E’ evidente quanto questo stop obbligato possa mettere in difficoltà l’intera struttura ricettiva, culturale e religiosa. Si poteva fare qualcosa per alleviare il disagio, potevamo essere più previdenti con alcuni strumenti digitali più avanzati?
8. Passiamo a noi privati: abbiamo avuto molti anni ed anche grandi aiuti Statali (4.0, vari crediti di imposta) per poter sviluppare nelle nostre imprese, grandi o piccole che siano, attività formative prima, operative poi, di Smart-Working. Abbiamo fatto il massimo? In una situazione come questa, essere pronti con il lavoro da remoto ci avrebbe in qualche caso reso la vita molto più semplice
Mi fermo qui, perché occorre poi mettere ordine in tutte queste idee e spunti. Non è importante essere tutti d’accordo su quanto letto, ciò che conta è che questo documento possa essere stato da stimolo per delle riflessioni da fare nel prossimo futuro; non appena ci sarà data di nuovo la possibilità di confrontarci vis a vis, sarà necessario fare tesoro di quanto successo, al fine di non farci trovare impreparati alla prossima occasione.
CAM – Polo Tecnologico Produttivo Integrato
Il Presidente
Marco Scalmati
Il direttivo e i soci del CAM si stringono intorno alla famiglia Fioretti per la scomparsa di Liliana, moglie di Fausto, fondatore dell’azienda Cisel, e madre di Emanuela, Catiuscia e Marzia. Che in questo momento triste si rinnovi la forza per ripartire e portare il ricordo di chi non c’è più verso inediti risvolti di vita.
Si avvisa che, a causa del perdurare dell’emergenza covid-19, la data dell’assemblea del CAM prevista per Lunedì 9 marzo è stata rinviata a data da destinarsi. Non appena passato il picco del virus e normalizzata la situazione, verrà comunicato il nuovo appuntamento. Nel frattempo proseguono le attività del consorzio, tese al rinforzo del progetto di cluster che mette insieme aziende, istituzioni, associazioni e scuole. Il ringraziamento più sentito va ai soci che continuano a costruire il futuro anche in una situazione così difficile. La nostra comunità saprà reagire e rimettere in carreggiata ogni singolo elemento del nostro comparto produttivo ed economico. Anche questa tempesta passerà e sapremo ricostruire insieme con fiducia.
Il 2020 vedrà il nascere del corso di elettronica musicale all’Isituto Meucci di Castelfidardo. Un dato consolidato ci dice che la provincia di Ancona vanta 99 imprese nel settore degli strumenti musicali; la seconda d’Italia per numero assoluto di imprese registrate in questa attività, dietro solo alla provincia di Cremona, nota per la presenza di botteghe artistiche di liutaie. Però un record c’è: Siamo però il territorio che in assoluto nel Paese esporta di più: la nostra è infatti la prima provincia italiana per valore di vendite all’estero di questo pregiato settore, incidendo per ben oltre un quarto delle esportazioni italiane di strumenti musicali. Ecco perchè c’è la necessità di valorizzare questa ricchezza produttiva con un corso di formazione superiore, per affiancare con nuove comptenze digitali un mondo in veloce trasformazione. Il Meucci ha porposto una tavola rotonda, alla quale ha partecipato anche il nostro Polo Tecnologico, mettendo in evidenza la possibilità di replicare il progetto avviato con l’ITIS Mattei di Recanati su una nuova concezione di alternanza scuola-lavoro. Un’idea che prende spunto dalla Germania e che punta ad affiancare lo studente ad un azienda del settor efin dai primi anni di scuola, fino ad impegnarlo in un vero e proprio apprendistato di primo livello con realtivo inserimento alla fine del corso di studi. Un sistema duale che rappresenta una novità e che potrà fare in modo che alcune delle risorse più giovani rimangano sul territori, senza per forza trasferirsi altrove, dove le opportunità appaiono più ampie. Il Polo Tecnologico “rimane sul pezzo” e disponibile a partire fin da subito ad affiancare scuola e aziende in un percorso virtuoso che porterà solo ossigeno alle nostre valli.
La comunità produttiva colpita dalla scomparsa dell’imprenditore Sandro Paradisi. Come di consueto e d’abitudine, l’imprenditore jesino era in sella alla sua bici con gli amici. Le clline del verdicchio a fare da sfondo alle pedalate, che questa volta si sono rivelate fatali. Il malore, il soccorso dei compagni sportivi e dei soccorsi poi, non sono riusciti a far ripartire il cuore del sessantenne, titolare della Paradisi srl, azienda jesina specializzata in meccanica di precisioni.
«Mai conosciuto e lavorato al fianco di un positivo e altruista come Sandro. Mi hai insegnato molto. Grazie di tutto» le parole dell’amico impreditore Andrea Pieralisi, condivise dal collega Pierluigi Bocchini: «Che la terra ti sia lieve».
«Un imprenditore illuminato, attento all’innovazione, alla sostenibilità, alla formazione e alla crescita professionale dei suoi collaboratori, sempre in prima linea nei progetti di solidarietà sociale a favore della comunità. Una grande perdita», dice Antonio Mastrovincenzo, presidente del consiglio regionale delle Marche».
Condoglianze dai soci e dal direttivo del CAM a famiglia, dipendenti e collaboratori.
Nella splendida cornice di Palazzo Madama a Roma, la nostra socia Garofoli Group, si è vista aggiudicare il Premio 100 Ambasciatori nazionali. Durante la Giornata di premiazione ufficiale del 16 gennaio, Garofoli Group ha ricevuto nella Sala Koch di Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica, il prestigioso riconoscimento. Il Premio 100 Ambasciatori Nazionali, promosso dall’Associazione Liber è dedicato a tutti coloro che nel loro territorio mettono in pratica azioni volte allo sviluppo socio-economico ed alla valorizzazione del patrimonio.
A ritirare il premio Giusy e Gianluca Garofoli, con in più una menzione speciale che vedrà la nostra ditta socia inserita nel volume di pregio dedicato al prestigioso riconoscimento.
Per dare seguito ai nuovi progetti di formazione, per i nostri associati e per lanciare l’unione territoriale, proponiamo un corso di manutenzione predittiva molto interessante, firmato dalla nostra consociata MISCO VALLEY SRL in collaborazione con l’agenzia internazionale MANPOWER.
Si tratta di una serie di incontri sulla Manutenzione Predittiva, utili a migliorare le procedure tecniche e gli investimenti aziendali. La manutenzione predittiva è un tipo di attività preventiva che viene effettuata a seguito dell’individuazione di uno o più parametri che vengono misurati ed elaborati, utilizzando appropriati modelli algoritmici allo scopo di individuare il tempo residuo prima del guasto.
Sede del corso sarà l’ITIS Mattei di Recanati.
Vista l’importanza del progetto nell’ambito dello sviluppo della nostra unione, consigliamo di andare sul link apposito per inserire 1 o al massimo 2 flag sui corsi di maggior interesse. In questo modo gli organizzatori saranno facilitati nel costruire il piano di studi secondo le esigenze più richieste. Così la veste del corso potrà essere più “tailleur made”.
Collegatevi quindi al link QUI, inserite nome, cognome, mail ed inviate.
“Il peggior rimpianto non è quello di non aver colto un’opportunità, ma quello di non averla saputa riconoscere”.